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Posts In: asana yoga

Lo Yoga è particolarmente legato alle stagione e al loro flusso. Il nostro corpo e la nostra energia cambiano di mese in mese e le condizioni climatiche influiscono sia sulla parte interiore che quella muscolare.

Ogni stagione influisce su una determinata parte del corpo, ad esempio in inverno sono i reni a risentire particolarmente del freddo, provocando anche di conseguenza dolori soprattutto alla parte bassa della schiena. L’estate è la stagione del cuore e dello stomaco, l’autunno influisce soprattutto sull’intestino e la primavera sul fegato.

Lo Yoga e le sue posizioni rispondono in modo mirato e preciso a tutte queste necessità, quelle migliori per l’inverno sono la candela, la posizione del guerriero e la posizione del cammello, in estate il saluto al sole è decisamente indicato.

Nelle mezze stagioni gli asana sono particolarmente indicati per disintossicare l’organismo, ad esempio con la posizione di Ardha Matsyandrasana, la posizione in torsione e Balasana, la posizione del bambino.

Read More 30/01/2020

La postura del cane a testa in giù o Adho Mukha Svanasana ha un significato profondo: Adho significa “verso il basso”, Mukha “muso” e Svana “cane”; nell’iconografia indù, il cane è la cavalcatura di Shiva quando assume la forma del “Tremendo”, Bhairava.

«Lo yoga è eseguire ogni azione come un’opera d’arte»

(Swami Kripalvananda)

È l’asana che ti permette di aumentare la forza e contemporaneamente di allungare tutto il corpo: i punti di appoggio infatti sono solo mani e piedi. Se hai un cane, questo stiramento a “V rovesciata” ti risulterà sicuramente familiare!

La posizione del cane a testa in giù viene usata come transizione tra due asana, per riposarsi tra sequenze impegnative, oppure semplicemente per allungare il corpo. Non manca mai in una sessione yoga, anche perché fa parte del saluto al sole. Può essere difficile da fare inizialmente, ma quando la eseguirai perfettamente sentirai una grande sensazione di benessere e “stiramento”: sfrutterai i benefici delle posture di equilibrio (potenza e stabilità), delle flessioni avanti (distensione e pace) e delle posture inverse. Infatti questa asana procura degli effetti favolosi se praticata regolarmente: è una sapiente miscela di apertura delle spalle, allungamento delle gambe e di lavoro profondo sul diaframma. Il rilassamento totale della testa, dei trapezi e della pelle della fronte calma la mente, facendoti provare davvero un benessere generale.

Non ti resta che srotolare il tappetino e… buona pratica!

Read More 11/09/2019

“Lo yoga è la fonte della giovinezza. Più la tua schiena è flessibile, più sei giovane”

Come tutte le posizioni yoga, dette asana, anche quella del cobra è ispirata alla perfezione della natura. Il nome sanscrito è Bhujangasana, dove bhunjanga significa letteralmente “serpente”: il corpo sembra assumere la forma del cobra, e lo ricorda nella posizione di attacco.

È un asana fondamentale perché rappresenta la posizione di partenza per tutti i piegamenti all’indietro, perfetto anche per i principianti o per chi non è (ancora) molto flessibile.

Questa posizione può essere eseguita da tutti, anche da chi è alle prime armi e si è appena avvicinato allo yoga. Ed è davvero un toccasana che riequilibra le abitudini sbagliate della nostra routine: la vita quotidiana richiede spesso dei piegamenti in avanti (basti pensare allo stare al computer o allacciarsi le scarpe), tutti movimenti che facciamo spesso in modo errato. L’antidoto a queste “brutte” posture in avanti è proprio la pratica regolare di flessioni all’indietro.

Nonostante la relativa facilità di esecuzione, può portare a molti benefici:
– rinforza la muscolatura della schiena e dell’addome, migliora la postura e rende flessibile la colonna, che risulta allungata e riequilibrata. L’asana del cobra è la posizione yogica migliore per combattere la lombalgia, il mal di schiena ed i problemi di cervicale;
– la pratica quotidiana di questo asana è utile anche agli organi interni, in particolare intestino, vescica, reni e organi riproduttivi;
– tonifica spalle e braccia, migliora la muscolatura della schiena e dell’addome, facilita il dimagrimento assicurando un addome piatto e tonico;
– apre il torace e quindi stimola la capacità polmonare, migliorando la respirazione;
– riequilibra il quarto chakra (anahata).

Nell’eseguire il bhujangasana è molto importante non sforzare la zona lombare, perché deve essere la regione toracica a lavorare: il bacino resta aderente al tappetino, mentre le scapole si sollevano e tendono ad avvicinarsi, aprendo il petto. Questo movimento migliora la respirazione notevolmente, stimolando gli organi interni e apportando un beneficio globale. Le mani sono ben salde sul tappetino, e sorreggono il tronco aiutate dagli addominali sempre in tensione. I piedi invece sono a riposo, rilassati.

Come ben sai nello yoga è tanto importante il modo in cui si entra quanto quello in cui si esce da una posizione: in questo asana, con una lenta espirazione, riporta la testa in avanti e inizia a piegare i gomiti lentamente, avvicinando il torace a terra. Appoggia alla fine la fronte sul tappetino e rilassati per un minuto; poi vai in controposizione.

Non ti resta che provare!

Read More 18/07/2019

Chi si avvicina al mondo dello Yoga, molto spesso di questa disciplina conosce solo le posizioni e le posture
(le Asana) che, in verità sono solo “la punta dell’ iceberg”, la parte più nota di questa scienza vedica che conta ben otto parti in totale.
Il libro Yoga e Ayurveda-Autoguarigione e Autorealizzazione di David Frawley pubblicato da ” Il Punto d’incontro Edizioni” può costituire un ottimo manuale sia per i neofiti, presentando molti concetti della disciplina dello Yoga in modo semplice ma approfondito ( con l’ausilio di elenchi puntati, dizionario, guida alla pronuncia del sanscrito, tabelle etc.) ma anche per gli yogiti esperti o i maestri di Yoga e Ayurveda.
La prima sezione del libro è dedicata a delineare i tratti comuni delle due discipline vediche “Yoga e Ayurveda sono scienze sorelle che si sono sviluppate insieme e nel corso della storia si sono influenzate ripetutamente una con l’altra”.

Secondo Frawley:

“Yoga è soprattutto e per prima cosa una scienza di autorealizzazione. Si interessa della pratica spirituale, soprattutto della meditazione, per portarci al di là del dolore e dell’ignoranza che sperimentiamo nel mondo. Ci insegna come muovere la consapevolezza dalla identificazione esteriore corporea confinata nell’ego e portarla verso il Sé immortale che dimora nel cuore.”

mentre

“L’Ayurveda è soprattutto una scienza di autoguarigione che tende ad alleviare le malattie del corpo e della mente.”

Entrambe le discipline servono l’una all’altra: semplificando all’estremo, potremmo dire che con l’Ayurveda avremo un corpo e una mente sana per poter raggiungere con lo Yoga la conoscenza del Se’ Immortale.

Read More 30/05/2019
posizione yoga ardha uttanasana

Dopo aver visto la posizione Asana Uttanasana: la posizione del piegamento in avanti e Tadasana: la posizione della montagna, continuiamo il nostro approfondimento sulle posizioni asana parlando di Ardha Uttanasana, ovvero la posizione del mezzo piegamento in avanti.

posizione yoga

 

I benefici di questa posizione riguardano la parte posteriore del corpo e la parte frontale del torso, che vengono distese ed allungate. I muscoli della schiena sono rafforzati e di conseguenza potrete vedere un netto miglioramento della postura. Per eseguire Ardha Uttanasana in modo corretto è importante distribuire il peso sull’intera pianta del piede, spingere l’ombelico verso l’interno, mantenere una leggera apertura del petto, ma soprattutto la schiena dritta e il collo allungato.

Le prime volte può accadere di tenere una posizione innaturale del collo alzando troppo il volto. Il collo invece deve seguire la linea della colonna vertebrale. Potete praticare questo asana anche come riscaldamento, alternandolo con Uttanasana.

Read More 4/04/2019
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