L’Ashtanga Yoga come lo conosciamo oggi si compone di otto passi, chiamati anche arti. Il più famoso e praticato di questi passi è sicuramente Asana, che ci indica quali posizioni e posture assumere. Pratyahara è il quinto passo dello Yoga, molto meno conosciuto ma altrettanto essenziale, si tratta dell’osservazione interna e rende possibile la meditazione.


Gli stimoli del mondo esterno relativi ai cinque sensi fanno sì che la nostra mente sia sempre distratta e proiettata verso l’esterno, sono tanti i pensieri e le preoccupazioni che occupano la nostra mente e che ci distraggono, proprio per questo motivo rimanere concentrati sull’oggetto della meditazione è spesso difficile.

Se chiudiamo però gli occhi e rivolgiamo tutta la nostra attenzione verso l’interno ecco che la nostra mente si libererà dagli stimoli dei cinque sensi per poter concentrarsi sulla meditazione.

I benefici di Pratyahara e della meditazione abbinata alla pratica Asana sono numerosi, tra i primi sicuramente c’è il senso di calma e quiete che ne deriva.

Meditare non è facile ma con passi guidati e lezioni specifiche tutti possono aprire la propria mente a questa pratica antichissima a stimolante.